Ciao mondo!!

LUOGO PIO DELLA PIETA’ ISTITUTO BARTOLOMEO COLLEONI
Il palazzo del Luogo Pio Colleoni è la sede dell’ente benefico Luogo Pio della Pietà fin dall’inizio del 1476 in ottemperanza alle ultime volontà del condottiero Bartolomeo Colleoni. L’edificio era la dimora bergamasca del generale, che vi soggiornava quando si trovava a passare in città, giacché solitamente risiedeva con la famiglia in altre dimore come il “bellissimo palazo” di Brescia, costruito nel 1455, il Castello di Malpaga o la “Casa del Capitano” a Martinengo. L’edificio di Bergamo, anticamente appartenuto alla famiglia Suardi, era, invece, stabilmente abitato da Vanotto Colombi, uomo di fiducia del Capitano, che da questa residenza amministrava il vasto patrimonio immobiliare da lui conquistato. La dimora non fu oggetto di particolari ristrutturazioni prima che Bartolomeo, nell’ottobre 1475, destinasse il palazzo a sede della “Pietà” con il vincolo di inalienabilità. Giunto in età avanzata e privo di discendenza maschile, Bartolomeo aveva effettuato, nel 1466, una donazione inter vivos alla città di Bergamo di un ingente patrimonio di immobili, affitti, dazi e diritti sulle acque, e ne aveva affidato la gestione all’istituzione Luogo Pio con lo scopo di assegnare annualmente doti alle fanciulle povere da maritare o da monacare. Nel testamento del 1475 Bartolomeo attribuì all’Ente anche l’obbligo di garantire l’officiatura religiosa della sua Cappella, il suo completamento decorativo e la sua manutenzione. Con la nuova destinazione d’uso, il palazzo, divenuto Domus Pietatis, “Casa della Pietà”, fu rinnovato e abbellito con affreschi e decorazioni, tuttora in parte esistenti. Gli scopi originari del Luogo Pio, una delle più antiche istituzioni caritative d’Europa ancora in attività, sono garantiti dall’Ente che continua a mantenere il suo patrimonio artistico e culturale promuovendo la conoscenza della figura di Colleoni. L’istituzione si è adeguata, inoltre, alla normativa vigente, che nel 1975 ha abolito la dote dal diritto di famiglia, individuando come beneficiarie della liberalità del Colleoni istituzioni che hanno come fine il sostegno della donne emarginate e private della loro dignità sociale.

Leave a Comment!

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>

Related Posts